Als die italienische Regierung mit Bleisoldaten spielt, greift die Gewalt gegen ausländische Touristen um sich

Veröffentlicht auf von Ernst



Abstract
Die Soldaten patrouillieren in Streifen mit Polizei durch die größten Städte des Landes aber handelt es sich um einen Werbespot des Berlusconis Regimes. Vor einige Tagen wurde ein holländisches Paar in Rom von zwei Männern überfallen, brutal zusammengeschlagen und beraubt, zudem wurde die Frau vergewaltigt. Nach zwei tagen wurde ein deutsches Paar in Neapel von drei Jungen Männern auch überfallen, zusammengeschlagen und beraubt, auch in diesem Fall wurde die Frau vergewaltigt. Zudem wurde der Hund des Paares getötet. Da ist die öffentliche Sicherheit die vom Berlusconis Regime in Italien "garantiert" wird.

MENTRE IL GOVERNO ITALIANO GIOCA AI SOLDATINI, SI SCATENA LA VIOLENZA CONTRO TURISTI STRANIERI

L'esercito è stato inviato a pattugliare le principali città d'Italia insieme alla polizia, suscitando le proteste degli stessi poliziotti ai quali nel frattempo sono stati tagliati i fondi, ma si tratta di una messinscena propagandistica del regime berlusconista. Alcuni giorni a Roma fa una coppia di turisti olandesi è stata aggredita da due figuri, selvaggiamente pestata e rapinata, mentre la donna è stata pure violentata. Due giorni dopo a Napoli una coppia di turisti germanici è stata ugualmente aggredita, pestata e rapinata da tre figuri di giovane età e anche in questo caso la ragazza è stata violentata, inoltre il cane della coppia è stato ucciso.
Va qui osservato, per inciso, che lo stupro è in assoluto un delitto tra i più abietti. Così come, in maniera diversa, chi spaccia droga, anche chi stupra uccide non una ma mille volte. Non è da scandalizzarsi quindi se in Iran, per esempio, a stupratori e spacciatori è ugualmente riservata la pena di morte. Guardando anche alle dichiarazioni del questore di Napoli Antonino Puglisi circa l'efferatezza della violenza consumata laggiù vien da chiedersi, al di là di ogni pur legittima reazione emotiva, se a subumani quali sono appunto gli stupratori - che siano di strada o in famiglia, Europei o immigrati, non fa differenza - debba essere garantito a spese della comunità il mantenimento in carcere, pur ammesso che siano identificati perseguiti e condannati e che grazie alla prescrizione, alle attenuanti elargite da un garantismo asociale e/o da qualche provvidenziale indulto camuffato o manifesto che sia, quando con poca spesa e con massima efficacia siffatti insetti nocivi potrebbero essere definitivamente neutralizzati.
Occorre aggiungere che la miseria morale del neoliberalismo che ha infettato il mondo negli anni recenti obiettivamente favorisce la consumazione dei crimini più abietti per le ragioni più futili, essendo i connaturati modelli di competizione e affermazione individuale al fondo di una deresponsabilizzazione generale di stampo socialdarwinista che trova nello scadimento etico il suo brodo di coltura essenziale e che grazie alla mistificazione mediatica può ben impadronirsi delle menti più deboli col baluginante miraggio del facile successo, di stili di vita vacui e nocivi improntati al rapido guadagno, al lusso come status personale e all'appagamento realizzabile di ogni vizio. Lo studiato messaggio che ne deriva è che l'individuo possa prendere, in qualunque maniera vi riesca, tutto ciò che vuole poiché è nell'affermazione competitiva individuale e non già nella solidarietà cooperativa sociale - id est nella gratificazione materiale degli animal spirits, più semplice teoricamente a conseguirsi e certamente a perseguirsi dato che non esige alcuno sforzo interiore, e non nel perseguimento di un'etica che richiede pur sempre una certa nobiltà dell'animo - che il virus neoliberale tipicamente trova il proprio veicolo di propagazione.
È d'altronde lo stesso neoliberalismo che, sempre in nome di un'asserita libertà individuale, artatamente instilla nei principi generali del diritto le tossine di un garantismo a senso unico a tutela dei delinquenti piuttosto che delle loro stesse vittime; che nel falso nome di Beccaria e di una proclamata "civiltà giuridica" strizza l'occhio ai criminali economici, ai politicanti corrotti e ai ricchi viziosi; che coi cavilli procedurali e coi tecnicismi difensivi fa ostruzione in sede giudiziaria all'accertamento della realtà fattuale; che manipolando le anime candide si ammanta di un buonismo strumentale che iniquamente risulta, sul piano concreto, in una maggior tutela dei crimini d'affermazione individuale e quindi, sostanzialmente, nell'istigazione a condotte devianti.
Va infine sottolineato che la messinscena di regime in materia di "sicurezza" è in realtà finalizzata - rappresentando l'ineluttabile necessità di provvedimenti speciali e preponendo i militari alla sicurezza, mentre dall'altra parte il regime stesso frappone ostacoli di ogni genere al controllo di legalità in sede giudiziaria, all'efficacia dell'amministrazione di giustizia e all'effettività delle sanzioni penali - a pompare con la manipolazione mediatica una ulteriore crescita della domanda di sicurezza come innesco di un utile circolo vizioso che cattura la pubblica attenzione distogliendola da altri temi e costruisce i presupposti perché sia accettato, come "male minore", un sistema capillare e intrusivo di controlli personali in ogni ambito in perfetto stile orwelliano.
La sicurezza della comunità è certamente un problema serio, e reale, più che mai in tempi di infezione neoliberale e segnatamente per i soggetti sociali più deboli. Il regime berlusconista la strumentalizza, ma - come dimostrano anche le recenti, bestiali violenze subite da turisti stranieri in Italia - non può né vuole fornirvi alcuna risposta efficace. Non per caso.

Veröffentlicht in Schande - Vergogna

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